Archimede e i suoi fratelli.

In Italia e nel mondo il progetto ideato da Rubbia fa furore. In Sicilia non ne vuole sapere di vedere la luce…

Non c’è storia più strana, nel campo dell’energia, di quella del progetto Archimede, la centrale solare termodinamica a concentrazione ideata dal premio Nobel Carlo Rubbia e destinata, inizialmente, a produrre energia elettrica in Sicilia.

Per la precisione a Priolo, all’interno dell’omonima centrale a ciclo combinato di Enel Produzione.

Se andate a visitare quella centrale troverete un abbozzo del progetto: ci sono degli specchi, pochi, con un tubo in mezzo.

In realtà gli specchi sono messi lì a dimostrazione del sistema.

Ma resteranno, molto probabilmente, a futura memoria…

Perchè di fare sto solare termodinamico a concentrazione (progetto tanto semplice quanto geniale e, relativamente, poco costoso) a Priolo non se ne parla: le autorizzazioni sono ferme al palo e non ne vogliono sapere di andare in porto…

Se ne parla, anzi si fa, in Spagna, già da anni. Rubbia, a un certo punto, ha preso armi e bagagli e se ne è andato… Ci voleva friggere le melanzane con il calore siciliano, è finito a scaldarsi la paella con quello spagnolo.

Poco male: se il progetto è emigrato almeno ha visto la luce. Dimostrando che funziona benissimo.

Poi il progetto tornò in Italia, in Calabria: festa grande alla Regione col Presidente che stringe la mano al premio Nobel.

Non mi risulta che Rubbia stia scaldando peperoncini.

Probabilmente, però, ci cucinerà kebab e falafel visto che l’Italia ha esportato, pochi giorni fa e questa volta di propria volontà, il progetto anche in Egitto.

L’ultima frontiera di Archimede, infine, potrebbe essere la cottura dell’abbacchio dorato laziale.

L’ultima firma dell’ultimo protocollo, infatti, è stata apposta dall’Enea e dalla Regione Lazio. Il progetto, più o meno, è sempre quello (d’altronde era buono…): 25-30 Mw di potenza, investimenti per circa 150 milioni di euro, partecipazione di Regione e Confindustria.

Carlo Rubbia, nel frattempo, ogni sera torna a casa e chiede: “tesoro, che si mangia oggi?

 


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